Mercoledi 21 settembre. Il nostro Dio non ci abbandona nel nostro tradimento, per quanto grande sia. La fedeltà di Dio nei nostri riguardi è incrollabile. Anche se tradito, egli non tradisce; anche se non amato continua ad amare. Dio non ama l’uomo perché è giusto, ma perché lo possa diventare. Amare l’altro è amare la sua debolezza, le sue imperfezioni, le sue povertà. Solamente se trova un’accoglienza affettuosa, la persona che ha sbagliato è incoraggiata a cambiare. Non sono la condanna né il giudizio che possono riscattarla, ma solo l’amore accogliente. Non si tratta di amare lo sbaglio o il peccato, ma di offrire all’altro uno spazio amico, in cui la sua debolezza, se accolta, possa trasformarsi in forza.
Caresto. Grazie perché ci sei, grazie per come sei.
Buona vita