COS’E’ CARESTO

E’ un CENTRO DI SPIRITUALITA’ MATRIMONIALE specifico che offre la possibilità di ritiri per coppie di sposi e fidanzati, tutti i fine-settimana, per tutto l’anno.

Caresto è rivolto non solo alle coppie sposate o fidanzate, ma anche a coloro che vivono altre forme di relazione, come conviventi o single interessati a esplorare la dimensione spirituale del rapporto con gli altri.

Ogni anno fanno questa esperienza migliaia di famiglie (ovviamente anche con i figli) provenienti da tutta Italia, invitate ‘col passa parola’ da amici e parenti, oppure dalle parrocchie e diocesi che vogliono offrire un’esperienza annuale o periodica di spiritualità e aiuto.
E’ disponibile, qualora venga chiamato, a svolgere ritiri, conferenze ecc. presso parrocchie, diocesi, movimenti.

VOCAZIONE

Da un folto gruppo di giovani e famiglie che si ritrovavano periodicamente fin dal 1972 presso le rovine di una parrocchia abbandonata, nasce nel 1980 un piccolo eremo con l’intento di offrire una crescita spirituale-umana soprattutto per le famiglie. Il luogo è semplice e con stile familiare.
In modo specifico il nostro eremo intende promuovere la spiritualità coniugale, essere cioè di aiuto e servizio alle coppie di sposi (e anche di fidanzati) perché riscoprano l’importanza del sacramento del matrimonio e la coscienza della loro vocazione matrimoniale grazie a un cammino di vita interiore e agli esercizi spirituali; e l’attivazione di strumenti pratici come il dialogo, la preghiera coniugale, la sessualità vissuta in piena relazione.
In questo contesto, anche per dare un seguito a quanto gli sposi iniziano negli esercizi spirituali, è nata l’esigenza di produrre aiuti, sussidi e quanto è utile al cammino specifico della coppia e della famiglia da viversi nelle proprie case e nei gruppi.

La località di Caresto in rovina all’epoca dell’inizio delle attività

CARESTO NON E’ UN MOVIMENTO

L’eremo di Caresto è fondamentalmente un luogo dove si fanno continuamente Esercizi Spirituali per le famiglie. Non ha la volontà né le forze per essere un movimento. A noi va bene così e siamo contenti quando i parroci che accompagnano i gruppi notano che Caresto NON cerca di attrarre a sé , né mantenere vincoli con le persone o le famiglie.
Quelle che vengono, si fermano per due giorni, prendono liberamente di quel che serve alla loro anima e poi se ne ritornano alle proprie parrocchie o alle diocesi, ai propri movimenti.

COLLABORAZIONI

Cresce – grazie a Dio – il numero di quanti hanno deciso di aiutare concretamente Caresto nelle sue attività. Sono oltre 180 adulti sposi, di regioni diverse, che aiutano nella gestione dei ritiri, offrendo uno o più week-end all’anno come volontariato: o nel servizio della cucina o nel servizio della presentazione delle schede (catechesi in chiesa); collaboratori esterni, sparsi per l’Italia: che appartengono a diverse regioni e diocesi.
L’ iscrizione (libera e gratuita) a “AMICI DI CARESTO”: chi desidera notizie (anche in vista di una possibile adesione per diventare amico e collaboratore) lo faccia sapere.

Queste famiglie (ora diventate più di 100, quindi 200 adulti) stanno facendo a Caresto un importante dono: hanno assicurato almeno un servizio in un fine settimana dell’anno, da concordare. Col poco di molti, si fa tanto!

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RICONOSCIMENTO ECCLESIALE

Il 26 aprile 2015 è diventata una data storica per Caresto!

Con la sua firma il Vescovo di Urbino riconosce ufficialmente l’associazione Volontari di Caresto, prendendo “atto con compiacimento delle finalità formative e spirituali”.

 

Il commento del Vescovo, ‘a braccio’

La realtà di Caresto svolge un’attività a favore della famiglia da molto tempo; e voi che siete presenti, ne siete testimoni, siete in tanti a venire da tante parti d’Italia.
Voi sapete come sia urgente lavorare per la famiglia. E siete testimoni di quanto percorso sia stato fatto in questa comunità e di quante persone qui hanno trovato una risposta e un
aiuto; hanno trovato qualcosa che è loro servito; e sono ritornati in questo luogo, considerato come un punto nevralgico per la loro vita di coppia, per la loro vita cristiana e
per il loro percorso. Allora era giusto che tutto questo non fosse considerato soltanto un’iniziativa privata senza avere una certa ufficialità.

In sintesi l’ufficialità è questa: la Chiesa dice che quanto avviene qui è in ordine alla pastorale della Chiesa in favore della famiglia.
E’ un invito a procedere, ad approfondire, a fare in modo che il campo si allarghi sempre di più, come d’altra parte la problematica sociale si allarga sempre più; e quindi avere quella
intelligenza che viene dallo Spirito, capace di cogliere le necessità e trovare l’aiuto.
Io sono stato presente in diverse occasioni e ho potuto costatare direttamente, ho parlato con le coppie, ho potuto vedere il loro impegno e l’esperienza che qui si vive…
Sono certamente una persona che può dire: quello che ho visto va bene, andiamo avanti.
Vi ringrazio per quello che fate.
Vi ringrazio per la notizia che portate di questa realtà nelle vostre zone; e quindi potete voi stessi testimoniare direttamente ciò che viene fatto per la Chiesa e per la famiglia.