Venerdi 23 settembre.
Ogni altro è differente, ma ogni altro non è indifferente perché porta suggestioni, tensioni senza le quali l’io non può crescere. L’io è chiamato a riconoscere nell’altro il maestro, lo stimolo che viene a interrogarlo, lo scompiglio che viene a disturbarlo. Nel rapporto con l’altro c’è un continuo esodo dalla quiete dell’inquietudine dal possesso alla domanda, dall’assopimento al desiderio di nuove prospettive.
Caresto. Grazie perché ci sei…
Buona vita