Domenica 31 agosto. La gioia dello stupore. Lo stupore non nasce soltanto da qualcosa che ci colpisce da fuori ma esige prima di tutto una disponibilità dell’animo a ricevere. Coltivare lo stupore è credere che sia sempre possibile qualcosa che può sconvolgere tutto; è credere nel bene quando tutto sembra buio. La vita è seminata ogni giorno dalla mattina alla sera di piccole gioie e sorprese; un saluto gioioso fatto o ricevuto, una telefonata, una conversazione, un panorama. È un guardare il mondo con occhio positivo; è contemplare, anziché guardare senza vedere.
Comunità di Caresto. Dio ci vuole contenti.
Buon tutto