Sabato 6 maggio.
Un giorno qualunque, un luogo qualunque, una giovane donna qualunque: l’Annuncio di Grazia è  consegnato alla normalità di una casa. Qualcosa di colossale accade dentro la totale ferialita’, sulla povera spoglia di Nazaret. È  bello pensare che Dio ti sfiora non solo nelle liturgie solenni delle cattedrali, nelle sinagoghe  o nelle cappelle, nelle giornate mondiali o nei giorni di ritiro, ma anche, e soprattutto, nella vita comune, nel quotidiano.
La casa non è  solo  luogo dove abitiamo,  è  porta aperta all’ infinito  perché  Dio ci parla prima di tutto là dove siamo noi stessi, in silenzio e in ascolto. Ermes Ronchi
Buon cammino con Maria